l'apprendista stregone

“L’APPRENDISTA STREGONE” Magia o Fantasia?

Il titolo L’Apprendista Stregone” è conosciuto come poema sinfonico composto dal musicista francese Paul Dukas, reso universalmente celebre grazie all’episodio animato inserito nel lungometraggio Disney “Fantasia” del 1940, in cui un promettente apprendista Topolino si cimenta con incantesimi e stregonerie riuscendo malamente a controllare scope animate e secchi d’acqua. Trama ispirata alla celebre e omonima ballata di Johann Wolfgang von Goethe in cui un apprendista stregone, approfittando dell’assenza temporanea del suo maestro, decide di mettere in atto un incantesimo per evitare di compiere un lavoro che gli era stato affidato; a causa purtroppo dell’inesperienza l’incantesimo gli sfugge di mano diventando catastrofico e solo l’intervento puntuale e competente del maestro riesce a riportare la situazione ad uno stato di controllo.

La morale classica di questa ballata è ovviamente narrare che senza un’adeguata formazione e competenza è necessario evitare di prendere iniziative che possono diventare ingestibili. Nella visione del nostro “Apprendista Stregone” l’inesperienza del protagonista si trasforma però, vuoi per talento, vuoi per fortuna, vuoi per magia, in una capacità di risolvere involontariamente situazioni incresciose ribaltando completamente questo concetto. Il motivo è molto semplice, difatti abbiamo preferito narrare la possibilità di valorizzare il talento inespresso e le capacità innate di ognuno di noi, che spesso hanno solamente bisogno di un’occasione, oppure di una valida guida, per emergere in superficie regalando perle di pura Magia. E nel nostro caso di pura Fantasia.

Fabio Tosato